CANTINA DEL TERRAGLIO è FRUTTO DELLA PASSIONE PER LA TERRA TREVIGIANA, PER I SUOI LUOGHI CARICHI DI STORIA E I SUOI PROFUMI CHE, DALLA CAMPAGNA, TRA SIEPI E CORSI D'ACQUA ARRIVANO ALLE VOSTRE TAVOLE CON UN VINO CHE RISVEGLIA I SENSI E RICHIAMA ALLA TRADIZIONE VENETA.

lunedì 17 settembre 2012

CONOSCIAMO MEGLIO IL MOSTO: GRADO ZUCCHERINO

Questo indice esprime il quantitativo di zucchero naturale (zucchero dell' uva e zucchero di frutta) contenuto nel mosto prima della sua fermentazione. Può anche essere riferito e misurato sull'uva prima dell'ammostamento per determinare il periodo ideale di raccolta. Il quantitativo di zucchero presente nell'uva o nel mosto consente di prevedere il grado alcoolico dopo fermentazione. La misura avviene usualmente con mostimetro (principio di Archimede) o rifrattometro (principio: rifrazione della luce).


Ci sono parecchie procedure, strumenti ed unità per la definizione di questa caratteristica, differenti nei diversi Paesi.
Kmw = Klosterneuburger Mostwaage, o grado Babo: La procedura è stata sviluppata da William Babo ed è impiegata nell'enologia tedesca. Il grado Babo è riferito solitamente su una temperatura di 20 °C .




Oe = Oechsle: La procedura è stata sviluppata da Christian Ferdinand Oechsle ed è impiegata nell'enologia tedesca. L' indice di Oechsle è calibrato su una temperatura di 17,5°C. Il grado di Oechsle (°Oe) è definito come l' aumento del peso di 1000 millilitri di mosto a partire da 1 grammo . Un litro di mosto con 75 °Oe pesa così 1075 grammi . Un mosto con 100 °Oe ha un contenuto di alcool potenziale (in volume) di 12.5%, poichè 10 mL di alcool etilico pesano 7,89 grammi .Bx = Brix: Questa unità proposta dallo scienziato Adolf F. Brix nel 1870 è utilizzata specialmente nei Paesi anglosassoni. La relazione fra grado Brix e contenuto di zucchero è: n grammi di zucchero in 100 grammi di soluzione zuccherina corrispondono a n gradi Brix a 20 °C . Approssimativamente 1° Brix equivale ad un contenuto di 18 g di zuccheri per Litro di mosto.Bé = Baumé: La procedura è stata sviluppata da Antoine Baumé e l' unità è impiegata diffusamente nei Paesi mediterranei. Poichè il contenuto di alcool potenziale d'un vino è basato sul presupposto che l' intero zucchero fermenterebbe, un grado di Baumé (°Bé) corrisponde all'incirca a 17 - 18 grammi di zuccheri in 1 Litro di mosto, ovvero il vino risultante da un ipotetico mosto a 1°Bé dovrebbe presentare un contenuto dell' 1% di alcool in volume. Un mosto con 10 °Bé dovrebbe dunque produrre un vino con un contenuto di alcool in volume del 10%. Per calcolare, dal grado alcoolico desiderato, il contenuto di zucchero del mosto di partenza, occorre moltiplicare per 1,8. Un mosto con 10 °Bé  presenta una percentuale del 18% in zucchero o  di 180 g di zucchero per Litro di mosto. La conversione di Baumé in Babo è °Bé x 1,53 = °Babo.



venerdì 14 settembre 2012

VENDEMMIA 2012

COME STA ANDANDO LA VENDEMMIA? 


Misurazione del grado Babo presso Cantina del Terraglio (http://it.wikipedia.org/wiki/Grado_Babo)

Vigneto di un socio di Cantina del Terraglio

Vigneto socio Mogliano Veneto




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FORMAJO IMBRIAGO: unico caso in cui l'ubriachezza è un pregio

FORMAGGIO UBRIACO CHE NON UBRIACA MA INEBRIA DI SAPORE....

Caratteristico del Veneto – dove viene chiamato Formaio Imbriago – ilFormaggio ubriaco è un prodotto caseario da intenditori, dal sapore molto particolare...



Il Veneto è terra da vino e non meraviglia affatto che proprio qui sia nata la tradizione di usare il frutto della vite come complemento della lavorazione delformaggioL’epoca di produzione di questo caratteristico formaggio coincide infatti necessariamente con la vendemmia. 


La tecnica di lavorazione prevede che le forme salate e maturate per almeno tre settimane subiscano una prolungata immersione in vinacce fresche di uve nere (Cabernet, Merlot, Raboso) che danno alla crosta un colore rosso violaceo e alla pasta un sapore caratteristico, decisamente piccante e dal profumo vinoso.  Sembra che la tecnica di ubriacatura sia nata per motivi prettamente igienici visto che il formaggio così trattato si conserva poi benissimo per lungo tempo. Certo è che i buongustai ne hanno fatto un prodotto di élite ed è per questo che abbiamo voluto citarlo nonostante non sia propriamente un formaggio alpino.


da www.ricette-cucina-italiana.org


lunedì 10 settembre 2012

IL PROFUMO DEL MOSTO IN CUCINA


RISOTTO AL MOSTO E NOCCIOLE

INGREDIENTI
Gr 250 riso carnaroli
1 scalogno
1 confezione di mosto (nel reparto frutta al super)
40 nocciole tostate e pelate
qb olio semi
qb brodo vegetale
vino bco per sfumare
gr 20 burro
gr 20 parmigiano
sale e pepe

Scaldare l'olio imbiondire lo scalogno tritato aggiungere il riso, tostarlo leggermente bagnare con vino bianco ed una volta evaporato continuare la cottura aggiungendo il brodo poco alla volta.
A metà cottura aggiungere iul mosto e stemperarlo bene, a cottura ultimata togliere dalla fiamma e mantecare con burro e formaggio servire spolverando con nocciole tritate.



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